le verità nscoste
Pasquale Solano : "L'Oblio attende"
Spesso e volentieri, diamo un significato errato al termine oblio, in quanto per Alcuni, e’ uno stato di costrizione dell’anima , che tende alla tristezza, anche se in realta’ non e’ cosi’- Ne parlo’ nell’antichita’ , il filosofo Platone, nonche’ alcuni tra i nostri grandi Poeti, come Dante Alighieri,Petrarca e il Foscolo e naturalmente non poteva assentarsi dal giudizio, il Padre della moderna psicanalisi, ossia Sigmund Freud. Allora viene spontaneo domandarci , cosa sia effettivamente l’oblio, dato che abbiamo visto che non e’ uno stato di dolore dell’anima,sotto forma di tristezza o malinconia o magari una condizione di isolamento. L'oblio non e’ altro, che quel fenomeno duraturo di dimenticanza, da non confondere pero’ con l’amnesia, per cui si va incontro ad un totale abbandono del raziocinio , dei sentimenti e l’apparenza spesso viene percepita’ da un velo di tristezza : ecco perche’ si fa confusione sull’etimologia del termine e sulla sua derivazione e profondo significato. Probabilmente il soggetto femminile, raffigurato nel dipinto di Carla Cerbaso da Francavilla al mare, vive questa negativa dimensione. Come potete osservare,i soggetti sono tanti,ma l’identificazione dell’anima e’ unica,per cui mi piace parlare di un soggetto al singolare.Attraverso una serie di passaggi iconografici figurativi, la “ Cerbaso”, illustra pittoricamente e con grande dignita’ artistica ( che termine che ho coniato ! ),riassumendo questo stato profondo dell’anima,nella sua piu’ completa immersione e dobbiamo ammettere che e’ riuscita egregiamente nel suo progetto. Infatti l'oblio e’ fin troppo evidente e lo si legge perfettamente sul viso del soggetto,che come abbiamo sopra menzionato,viene assorbita ed illustrata , da una didascalia dell’immagine ,che in fasi progressive, trova la via d’uscita dal labirinto della mente, nella campitura centrale-laterale .destra, dove appunto e’ presente una risoluzione e vedremo tra poco , il perche’. Le chiome sono nascoste dai veli,che tendono all’azzurro e chi studia arte sa che questo e’ il colore dell’aere,del cielo,dell’infinito arcano, colore che per il suo significato,l’uomo rivolge a Dio ( il Padre Celeste).La nostra brava Pittrice,pero’ ci offre una prova della sua abilita’ pittorica, con il gradevole, quanto armonioso riflesso sul piano sottostante, che pur se mantiene egregiamente la riflessione, cambia leggermente in tonalita’,nella regione sottostante, il che fa pensare ad una superficie leggermente scura, che va sul noce antico. La bellezza ed il profumo di un fiore, sembra spezzare la monotonia interessata, in quanto il fiore stesso rappresenta la dolcezza e la bellezza del pensiero, forse un sogno che fa' capolino nella sfera dei ricordi. Ma l’universo femminile, tempio della continuita’ della vita, getta la maschera, perche’ stufa di apparire sotto mentite spoglie,condizionata da un patriarcalismo che l’ha sempre poco considerata e valorizzata e probabilmente questo e’ il vero messaggio dell’opera .Pero’ Nietzsche,afferma che l’oblio,e’ il passaggio obbligatorio, per conseguire o arrivare alla felicita’ ed e’ per questo, che la donna con il viso di profilo, guarda con tanta speranza quell’alba,in attesa che il mondo offra la giusta importanza alla donna, nella giusta misura e quegli alberi simbolo della vita, come l’albero della conoscenza del bene e del male nell’eden primordiale,accompagnino,una futura aurora,per tutta l’umanita’, dove forse L’oblio che attende”,non esistera’ piu’. Grazie amici per avermi letto,ma di fronte alla bellezza di un dipinto di questa importanza cromatica, non potevo certamente non dire la mia.
Pasquale Solano [critico d'arte, giornalista]
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