“Abbracci “
La scelta dell’argilla bianca, come simbolo di purezza, per non offuscare la bellezza del gesto, dove si muovono solo le proprie ombre, che sembrano reinterpretare come un eco l’intenzione,
il desiderio tradotto nei gesti di intrecci, di abbracci, di volti che si sfiorano e di teste che si abbandonano l’una sull’altra in una melodia di dolcezza.
Gli specchi, dove si riflette la nostra immagine, la verità, la vanità, il mondo che ci circonda. Una dimensione di mistero, doppiezza, specularità, un varco tra mondo reale e mondo fantastico, ma anche dove si può trovare riflessa la propria anima, i propri desideri.